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Diventa un Welding Specialist: Corso Gratuito per Addetto alla Saldatura a Formigine

Se sei disoccupato, residente in Emilia-Romagna e interessato a una professione tecnica richiesta in numerosi settori industriali, questa è l’occasione giusta per te. A partire dal 12 maggio 2025, parte il Corso Gratuito per Addetto alla Saldatura – Welding Specialist, un percorso formativo completo di 120 ore in presenza, promosso da Youta Academy, con l’obiettivo di prepararti all’ingresso nel mondo del lavoro come saldatore professionista.

Cosa imparerai durante il corso

Il programma del corso è pensato per fornirti sia competenze teoriche che abilità pratiche, fondamentali per lavorare nel campo della saldatura in modo autonomo e professionale.


Lettura del disegno tecnico


  • Interpretazione delle simbologie di saldatura
  • Analisi delle specifiche dei giunti: angolazioni, spessori, preparazione dei materiali
  • Riconoscimento delle tolleranze dimensionali
  • Studio di disegni e schemi di montaggio per operare su progetti complessi


Tecniche di saldatura

Durante il corso approfondirai le principali tecniche utilizzate nei contesti industriali:


  • Saldatura MIG/MAG: ideale per lavorazioni rapide su acciaio e alluminio, molto utilizzata nei settori automobilistico e metalmeccanico.
  • Saldatura TIG: tecnica di alta precisione, perfetta per acciaio inox e leghe leggere. È molto richiesta nei settori aerospaziale, alimentare e farmaceutico.
  • Saldatura a elettrodo rivestito (SMAW): versatile e diffusa, impiegata in carpenteria, manutenzione e costruzioni.


Materiali e attrezzature

Imparerai a conoscere le proprietà dei materiali e l’uso corretto delle attrezzature da saldatura, con attenzione alle normative di sicurezza.


Informazioni utili


  • Periodo del corso: dal 12/05/2025 al 30/05/2025
  • Durata: 120 ore (dal lunedì al venerdì, ore 09:00–13:00 e 14:00–18:00)
  • Modalità: in presenza, presso un’azienda a Formigine (MO)
  • Posti disponibili: massimo 10 partecipanti
  • Scadenza iscrizioni: 07/05/2025

Al termine del percorso, verrà rilasciato un attestato di frequenza e, per i più meritevoli, possibilità di inserimento in azienda.


Requisiti di accesso


  • Essere disoccupati
  • Non avere un contratto di lavoro attivo
  • Essere residenti in Emilia-Romagna


?? Attenzione: Le iscrizioni chiudono il 7 maggio 2025. Tuttavia, è possibile inviare la propria candidatura anche successivamente: in caso di posti disponibili, verrai contattato.



Il corso è promosso da Youta Academy, realtà specializzata nella formazione professionale e nella valorizzazione delle competenze tecniche per il mercato del lavoro.

Per candidarti o ottenere maggiori dettagli sul corso, visita il sito ufficiale di Youta Academy: https://www.youta-academy.it/

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Immergas protagonista della prima sperimentazione in Italia di idrogeno nella rete domestica

CASTELFRANCO EMILIA (MO) – Immergas è al centro di un progetto innovativo che sta segnando una tappa importante nella transizione energetica italiana: la prima sperimentazione nazionale di immissione di idrogeno nella rete domestica di distribuzione del gas, avviata a Castelfranco Emilia (MO) da Inrete Distribuzione Energia (Gruppo Hera). L’iniziativa, unica nel suo genere a livello residenziale, coinvolge circa 40 utenze domestiche e punta a dimostrare la compatibilità delle tecnologie esistenti con una nuova generazione di combustibili più sostenibili.

Immergas partecipa attivamente al progetto con le proprie caldaie Hydrogen Ready, progettate e prodotte in Emilia-Romagna, espressione di una lunga storia di innovazione industriale nel campo del riscaldamento domestico.


Dalla ricerca al mercato: la tecnologia Hydrogen Ready firmata Immergas

Il contributo tecnologico di Immergas nasce da HyPOWERED, un progetto di ricerca cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il POR FESR 2014-2020, con un investimento complessivo di 1,2 milioni di euro. Da questa iniziativa è nata la gamma VICTRIX SUPERIOR, la prima linea di caldaie a condensazione certificata per funzionare con miscele contenenti fino al 20% di idrogeno, oltre a metano, GPL e aria propanata.

Oggi, ciò che era un progetto sperimentale è diventato standard industriale: tutte le nuove caldaie a condensazione Immergas sono Hydrogen Ready, pronte per contribuire concretamente alla decarbonizzazione senza modifiche strutturali agli impianti domestici.


«Come Immergas abbiamo accolto questo progetto con grande entusiasmo» – afferma l’ing. Valentina D’Acunti, Responsabile Strategie Normative di Immergas –.
«Essere parte attiva in una sperimentazione così strategica, proprio in Emilia, significa per noi rafforzare il legame con il territorio e confermare il nostro impegno nello sviluppo di soluzioni sostenibili, concrete e 100% italiane».


Innovazione sicura ed efficiente per il riscaldamento del futuro

Uno degli aspetti chiave del contributo Immergas riguarda l’adattabilità delle caldaie all’idrogeno: grazie alle tecnologie sviluppate dal team di ricerca e sviluppo interno, i prodotti sono in grado di riconoscere automaticamente la presenza di idrogeno nella miscela e garantire una combustione ottimale, sicura e priva di emissioni di CO2.

Questa innovazione apre nuove prospettive per un riscaldamento domestico più pulito, senza la necessità di rivoluzionare le infrastrutture esistenti. Il progetto dimostra infatti come l’evoluzione sostenibile possa nascere dalla valorizzazione di ciò che già esiste, integrando nuove tecnologie con reti consolidate.

Emilia-Romagna, terra di innovazione e sperimentazione

Per Immergas, nata e cresciuta in Emilia, la partecipazione al progetto di Castelfranco Emilia rappresenta un ritorno alle origini con uno sguardo al futuro. Non solo un contributo industriale, ma anche un impegno territoriale: lavorare nella regione dove l’azienda ha le proprie radici rafforza la sinergia tra impresa, ricerca e comunità locale.


«È particolarmente significativo che questa sperimentazione avvenga in Emilia – prosegue l’ing. D’Acunti –.
È il luogo da cui Immergas trae i propri valori e la spinta costante verso l’innovazione. Oggi più che mai vogliamo essere parte della trasformazione energetica, offrendo soluzioni scalabili per migliorare la vita quotidiana e l’ambiente».


Un esempio di filiera virtuosa

Il progetto, supervisionato da enti certificatori internazionali e promosso in collaborazione con MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) e CIG (Comitato Italiano Gas), coinvolge attori chiave della filiera energetica: distributori, produttori di apparecchi termici e partner tecnologici. Immergas si distingue in questo contesto per la capacità di tradurre ricerca e sviluppo in prodotti concreti, già oggi pronti per affrontare le sfide della decarbonizzazione.


Immergas: innovazione made in Italy per un’energia più pulita

La sperimentazione di Castelfranco Emilia non è solo un test tecnico, ma una prova tangibile di come il know-how italiano possa guidare l’innovazione energetica. Immergas dimostra che la sostenibilità può essere concreta, industrializzabile e alla portata delle famiglie.

Una transizione energetica possibile, che parte da casa.


Fonte: Modena Today

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TransMedics apre a Mirandola il suo primo stabilimento europeo: previste oltre 50 assunzioni nel biomedicale

Un nuovo centro di innovazione e produzione biomedicale nel cuore dell’Emilia-Romagna


MIRANDOLA – Giornata storica per il distretto biomedicale emiliano: TransMedics, azienda statunitense leader nelle tecnologie per il mantenimento e il monitoraggio degli organi destinati al trapianto, ha annunciato oggi in conferenza stampa l’apertura di un nuovo stabilimento a Mirandola. Si tratta del primo sito produttivo dell’azienda al di fuori degli Stati Uniti, un investimento strategico che rafforza la presenza internazionale della compagnia e conferma l’Italia come hub europeo per lo sviluppo e la realizzazione di dispositivi medici monouso per i trapianti.



Chi è TransMedics

Fondata ad Andover, in Massachusetts, TransMedics è un punto di riferimento globale nel settore dei trapianti d’organo. L’azienda ha rivoluzionato il campo con l’Organ Care System (OCS), l’unica tecnologia di perfusione completamente portatile e approvata dalla FDA per i trapianti di cuore, polmoni e fegato.

A differenza dei metodi tradizionali che conservano gli organi in ghiaccio, il sistema OCS li mantiene in condizioni para-fisiologiche: caldi, perfusi e metabolicamente attivi. Questo consente ai medici di monitorare in tempo reale la funzionalità dell’organo, aumentando sensibilmente la sicurezza e le probabilità di successo del trapianto.



“Every organ wasted is a life not saved”
Ogni organo sprecato è una vita non salvata
— Il principio guida di TransMedics


Perché Mirandola

La scelta di Mirandola non è casuale. Il distretto è riconosciuto a livello internazionale per la sua rete di eccellenze nel settore biomedicale, con aziende, competenze e infrastrutture all’avanguardia. Qui, TransMedics realizzerà un centro d’eccellenza dedicato inizialmente al mercato statunitense, con una successiva espansione globale.



«Abbiamo scelto questo territorio per l’eccellenza e la competenza che lo contraddistinguono» – ha dichiarato Waleed Hassanein, fondatore e CEO di TransMedics.
«Mirandola rappresenta uno dei distretti biomedicali più rilevanti al mondo. Qui costruiremo un polo capace di attrarre i migliori talenti, accelerando la nostra missione: rivoluzionare i trapianti d’organo e salvare vite».


Assunzioni e impatto occupazionale

L’apertura del nuovo sito porterà oltre 50 nuove assunzioni con profili altamente qualificati: ingegneri per la progettazione e lo sviluppo dei dispositivi, e tecnici per la produzione in camera bianca.



«Il team di Mirandola – ha spiegato Roberto Bocchi, vicepresidente per lo sviluppo dei dispositivi monouso – lavorerà sulla nuova generazione della piattaforma OCS, realizzando dispositivi monouso che operano a diretto contatto con cuore, fegato e polmoni. Si tratta di una tecnologia unica, che non compete con le aziende locali, ma che arricchisce il distretto con soluzioni mai viste prima».

L’investimento avrà anche un impatto positivo sull’indotto, grazie allo sviluppo di collaborazioni con fornitori e partner del territorio.



Le reazioni istituzionali

Vincenzo Colla (Regione Emilia-Romagna)

«Siamo particolarmente orgogliosi dell’arrivo in Emilia-Romagna di un’eccellenza come TransMedics – ha commentato Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione –.
Questa scelta certifica la qualità del nostro ecosistema biomedicale e rafforza la nostra leadership nelle tecnologie per la salute. L’azienda porterà non solo produzione, ma anche ricerca e sviluppo, creando occupazione diretta e nuove competenze sul territorio».

Letizia Budri (Sindaca di Mirandola)

«L’arrivo di TransMedics è una grande opportunità per il nostro distretto – ha dichiarato la sindaca Letizia Budri –.
Mirandola conferma ancora una volta il suo ruolo strategico nel panorama biomedicale internazionale. In un periodo complesso a livello economico, il nostro territorio si dimostra attrattivo grazie all’alto livello di know-how, innovazione e formazione. L’Amministrazione darà pieno supporto a questa iniziativa».


Un nuovo capitolo per la medicina dei trapianti

Con l’apertura del nuovo stabilimento, TransMedics segna un nuovo punto di partenza per il distretto biomedicale mirandolese, proiettandolo in prima linea nel futuro della medicina dei trapianti. Un investimento che unisce innovazione, ricerca e valorizzazione del capitale umano, con un unico grande obiettivo: salvare più vite, riducendo lo spreco di organi disponibili.


Fonte: Gazzetta di Modena

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Landi Renzo annuncia 80 esuberi a Reggio Emilia: colpito il personale indiretto

Reggio Emilia – Brutte notizie in arrivo per il mondo del lavoro reggiano: Landi Renzo, storica azienda con sede a Cavriago e leader internazionale nella mobilità sostenibile, ha annunciato un piano di esuberi che coinvolgerà 80 dipendenti, in particolare appartenenti al personale indiretto.

La comunicazione è arrivata in seguito a un incontro tra l’azienda e le organizzazioni sindacali, convocato per fare il punto sulla situazione economica e industriale del gruppo. Durante il confronto, Landi Renzo ha illustrato le difficoltà legate a un contesto di mercato estremamente complesso, caratterizzato da un rallentamento delle vendite nel settore automotive, già in crisi da tempo, e da una forte instabilità geopolitica ed economica globale.

Secondo quanto spiegato dall’azienda, questi fattori esterni stanno incidendo in modo profondo e strutturale sul business, mettendo a rischio la tenuta dell’impresa nel medio-lungo termine. "Nonostante il continuo supporto da parte degli azionisti di riferimento e il massimo impegno per salvaguardare il futuro dell’azienda", fanno sapere dal gruppo, la razionalizzazione dell’organico è risultata inevitabile dopo un’attenta analisi di tutte le possibili alternative.

Nel comunicato diffuso dopo l’incontro, l’azienda sottolinea la volontà di mantenere un dialogo aperto, trasparente e costruttivo con le parti sociali, con l’obiettivo di limitare il più possibile l’impatto sociale della misura. La dirigenza ha anche avviato una collaborazione con le istituzioni locali per esplorare soluzioni alternative che possano tutelare i lavoratori coinvolti.

Dal canto loro, i sindacati si sono riservati di approfondire i dettagli del piano illustrato e stanno preparando una serie di assemblee con i dipendenti, per decidere insieme le prossime mosse e valutare eventuali margini di trattativa.


Un'eccellenza reggiana sotto pressione

Landi Renzo è una delle aziende più rappresentative del tessuto industriale emiliano e una realtà ben conosciuta anche a livello internazionale. Il gruppo opera in oltre 50 Paesi, con una quota di vendite all’estero che sfiora il 90% del fatturato complessivo. È specializzata in tecnologie per la mobilità a gas naturale, biometano e idrogeno, e rappresenta un punto di riferimento nell’ambito della transizione ecologica nel settore dei trasporti.

Dal 2007 è quotata sul segmento Euronext STAR Milan di Borsa Italiana, ma negli ultimi mesi ha dovuto affrontare una fase particolarmente complessa, in linea con le difficoltà dell’intero comparto automotive europeo.


Una situazione da monitorare

Al momento non è ancora chiaro se ci saranno margini per rivedere o ridurre il numero degli esuberi, ma la volontà delle parti di dialogare è un segnale positivo. La speranza è che il confronto possa portare a soluzioni che salvaguardino i lavoratori, senza compromettere il futuro di un’azienda che ha fatto della sostenibilità e dell’innovazione la propria missione.


Fonte: Gazzetta di Reggio

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Arena sceglie l’Italia: occhialini The One Plus prodotti da Lar a Campogalliano

Arena torna a produrre in Italia: occhialini The One Plus realizzati a Campogalliano da Lar

Arena, azienda italiana specializzata in abbigliamento e accessori per il nuoto e il fitness con sede a Tolentino (Macerata), ha deciso di riportare in Italia – e più precisamente a Campogalliano, in provincia di Modena – la produzione del modello di occhialini The One Plus, che fino a oggi veniva realizzato in Cina. La produzione è stata affidata a Lar, storica azienda del settore plastico, che ha inaugurato un reparto automatizzato dedicato proprio a questo prodotto, con un investimento iniziale di 3 milioni di euro.



L'accordo tra Arena e Lar

L’intesa tra le due imprese prevede una fornitura esclusiva decennale da parte di Lar per Arena.

Per il primo anno è prevista una produzione di 600.000 occhialini, che salirà fino a 2 milioni a regime, con il raddoppio degli impianti produttivi presso lo stabilimento di Campogalliano.

La decisione di riportare la produzione in Italia (reshoring) non è stata solo economica, ma strategica: secondo Peter Graschi, amministratore delegato di Arena, si tratta di una scelta legata alla necessità di reagire rapidamente alle richieste del mercato, garantendo al contempo qualità e servizio al cliente.

Una delle motivazioni chiave dietro la scelta di Lar è stata la sua capacità tecnologica unica in Europa, che permette di applicare un innovativo trattamento anti-appannamento alle lenti, 2,5 volte più efficace rispetto alle tecnologie precedenti.

Questo risultato è frutto di due anni di collaborazione tra Arena e Lar, che hanno lavorato insieme su tecnologie e vernici speciali per migliorare le performance del prodotto.

Secondo Riccardo Monari, direttore di produzione Lar da 15 anni, il reparto dedicato ad Arena impiega oggi 30 persone su turni continui, in un’area specializzata e isolata dal resto dello stabilimento.

L’obiettivo di Arena è far diventare The One Plus un best-seller globale, grazie alle sue caratteristiche innovative in termini di tecnologia, vestibilità e qualità. Il prodotto ha un prezzo al pubblico di 25 euro.



La storia e l'evoluzione di Lar

Lar è una realtà con una lunga storia industriale. Fondata a Milano prima della Seconda Guerra Mondiale da due fratelli originari di Formigine, l’azienda è stata tra le prime in Italia a occuparsi della lavorazione della plastica, producendo già dal 1939 articoli in resina come pettini e trousse da viaggio.

Durante la guerra, a causa dei bombardamenti, i fratelli Zini rientrarono in Emilia, dove ripresero l’attività da un edificio in località Cameazzo.

Negli anni, Lar si è ampliata a Formigine, diventando un punto di riferimento nel settore.

Tra le sue tappe storiche più importanti c’è il supporto alle sperimentazioni di Giulio Natta, lo scienziato che, grazie alla collaborazione con Montecatini, sviluppò il moplen (una delle prime plastiche moderne), ottenendo per questo il Premio Nobel per la Chimica nel 1963.

Nel 2012, Lar si è trasferita a Campogalliano, lungo la strada per Reggio Emilia, in seguito al passaggio di proprietà dalla famiglia Zini alla famiglia Ferrini. Da allora, sotto la guida dell’attuale titolare Gabriele Ferrini, l’azienda ha avviato un ambizioso percorso di diversificazione industriale.

Oggi Lar conta su 22.000 metri quadrati di superficie, oltre 800 clienti e una produzione che spazia da secchi, flaconi, taniche e contenitori per alimenti fino ad articoli sportivi e occhiali.

In particolare, negli ultimi anni Lar ha investito fortemente nel settore ottico. Nel 2018 ha fondato Optic Farm e nel 2023 ha integrato nel gruppo l’azienda Lem Spa, specializzata nel settore occhialeria, consolidando ulteriormente la propria posizione sul mercato. Durante il recente Salone MIDO di Milano, Lar ha presentato, attraverso il marchio licenziatario Fluxus, i primi occhiali griffati Arena, disegnati dal celebre designer Frank Stephenson.


Fonte: Gazzetta di Modena




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A Sassuolo apre Deichmann, il più grande rivenditore di scarpe in Europa

Dopo l'inaugurazione della nuova Ipercoop in via Bertoli, un altro importante negozio apre nella stessa area dell'ex Cisa-Cerdisa: Deichmann.

Il colosso europeo delle calzature ha infatti aperto un nuovo punto vendita nel Retail Park dell'ex Cerdisa, situato in via Pierangelo Bertoli 5, dedicato al cantautore sassolese e recentemente riaperto al pubblico.

L'inaugurazione ufficiale del negozio si è svolta giovedì 3 aprile, coincidente con l'apertura del nuovo Retail Park.

Con questa nuova apertura, Deichmann rafforza la sua presenza in Emilia Romagna, portando a 14 il numero dei negozi nella regione e creando 8 nuovi posti di lavoro. La compagnia conferma quindi l'intenzione di espandersi ulteriormente in quest'area, grazie ai buoni risultati ottenuti dalla rete di vendita già attiva.

Deichmann è presente in Italia dal 2008 e con questa apertura arriva a un totale di 146 negozi monomarca nel Paese. Ogni punto vendita offre una vasta gamma di scarpe di qualità a prezzi competitivi per tutta la famiglia, in un ambiente moderno, luminoso e accogliente.

I clienti possono scegliere tra numerosi modelli di scarpe, oltre a un'ampia selezione di accessori, prodotti per la cura delle calzature e per il benessere del piede.

Oltre ai marchi di proprietà, Deichmann propone anche scarpe di grandi brand come adidas, Nike, Puma, FILA e Skechers, disponibili nei suoi negozi e nel pluripremiato shop online.

Il nuovo store è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 20:00.


Fonte: Gazzetta di Modena

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Nuovo Eurospar a Carpi nell’ex Blumarine: come candidarsi per le assunzioni

A CARPI, è imminente l’avvio della campagna di reclutamento per il nuovo supermercato Eurospar che sorgerà nell’ex area Blumarine di Carpi, in viale Manzoni.

Despar ha annunciato che per il nuovo punto vendita saranno previste circa 50 assunzioni, con diverse figure professionali richieste.

Gli interessati possono presentarsi dal 8 all’11 aprile (dalle 11 alle 18) nel parcheggio dell’Interspar di Carpi, in via dell’Integrazione 4, dove sarà possibile consegnare il curriculum e fissare i colloqui conoscitivi.

Per la nuova apertura, si cercano principalmente candidati con esperienza nel settore della GDO, ma anche persone motivate a intraprendere un nuovo percorso professionale. Una seconda sessione di colloqui si terrà dal 27 al 30 maggio 2025.

Alessandro Urban, direttore regionale di Despar Nord per l’Emilia-Romagna, ha sottolineato l’importanza di Carpi per l'azienda, ricordando che la città ha rappresentato uno degli investimenti più significativi per Despar con l'insegna Interspar.

Ora, con Eurospar, l’azienda vuole offrire alla comunità la qualità di sempre, cercando di inserirsi nel quartiere con un format che punta sulla vicinanza e accessibilità.

Sara De Lissandri, responsabile selezione area vendite di Despar Nord, ha aggiunto che l’azienda mira a contribuire alla crescita sociale ed economica del territorio, assumendo personale locale. Per rendere il processo di reclutamento più vicino alle persone, è stato scelto il "Camper Despar", un ufficio mobile che permette di entrare in contatto diretto con la comunità ancor prima dell’apertura del nuovo punto vendita. Questo metodo rappresenta l’impegno dell’azienda verso i territori e la sua volontà di instaurare un rapporto reale con le persone che entreranno a far parte del team Despar.


Fonte: Gazzetta di Modena

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Action arriva a Modena: inaugurazione sabato al centro commerciale Le Gallerie di Soliera

Action, la catena olandese di discount non alimentari, sta per aprire il suo primo negozio nella provincia di Modena, il 147° in Italia, con 20 nuovi dipendenti.

Il negozio inaugurerà sabato 29 marzo al centro commerciale Le Gallerie di Soliera, in via Modena-Carpi 290, su una superficie di oltre 869 metri quadrati. Gli orari di apertura saranno: dalle 8.45 alle 20.30 dal lunedì al sabato e dalle 9 alle 20 la domenica. Dopo questa apertura, nei prossimi mesi, seguirà quella del negozio di Fiorano, che sorgerà nell'ex Conad di Spezzano.

Come dichiarato dall'azienda, i residenti di Soliera e delle zone limitrofe potranno beneficiare della Formula Action, che offre una selezione di 6.000 prodotti di buona qualità e sempre più sostenibili, suddivisi in 14 categorie (giocattoli, artigianato, prodotti per la casa, giardinaggio, bricolage, alimentari, ecc.), tutti a prezzi molto competitivi.

Ogni settimana vengono introdotti 150 nuovi prodotti, garantendo una varietà che soddisfa le diverse esigenze e preferenze dei clienti.

Più di due terzi dei prodotti costano meno di 2 euro.

Philippe Levisse, general manager di Action Italia, ha espresso entusiasmo per l'apertura del negozio di Soliera, che arriva quasi quattro anni dopo l'inaugurazione del primo store in Italia. Ha sottolineato come il successo dell'azienda dipenda da una formula solida e dal contributo dei team, ai quali ha rivolto un sincero ringraziamento.

Action, inoltre, investe costantemente nella qualità e nella sostenibilità dei suoi prodotti, riducendo le emissioni di gas serra. Tra le sue iniziative sostenibili c'è l’eliminazione degli allacciamenti al gas nei negozi entro la fine del 2024 e l'uso di illuminazione a LED in tutte le filiali.

Inoltre, l’azienda adotta standard rigorosi per la fornitura dei prodotti, riducendo l’impronta di carbonio e migliorandone la circolarità. Per esempio, tutti i prodotti in cotone a marchio Action provengono da fonti sostenibili, con il 99% certificato Better Cotton e l'1% da coltivazioni biologiche. Inoltre, il 100% del legno utilizzato nei prodotti proviene da foreste gestite in modo sostenibile e certificato FSC® o PEFC, mentre il cacao utilizzato è certificato Fairtrade dal 2022.

Action è una catena di discount non alimentari che accoglie ogni settimana oltre 18,7 milioni di clienti in più di 2.900 negozi in 12 Paesi europei. Ogni settimana, offre 150 nuovi articoli a prezzi imbattibili, con un assortimento di 6.000 prodotti in 14 categorie merceologiche. Con oltre 79.600 dipendenti di 151 nazionalità, l’azienda lavora costantemente per migliorare la qualità e la sostenibilità dei suoi prodotti, offrendo sempre piccoli prezzi e grandi sorrisi.


Fonte: Gazzetta Di Modena

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Mozarc, Piano Sociale per la transizione a Tianyi Norrdia: confermato l'80% dei posti di lavoro

Un passaggio fondamentale nella vertenza Mozarc Bellco, dopo sette mesi di mobilitazioni, incontri con le istituzioni e trattative: l'azienda di Mirandola ha finalmente raggiunto una soluzione industriale e un Piano Sociale per la transizione a Tianyi Norrdia, che prevede un nuovo assetto organizzativo.

Lunedì 17 marzo, l'assemblea dei lavoratori ha approvato con voto favorevole l'accordo, che riguarda l'intero impianto e permetterà di gestire l'operazione di riorganizzazione.

Il processo si articolerà in diverse fasi, che si svilupperanno tra il trasferimento alla nuova compagnia, previsto per l'autunno, e le soluzioni industriali individuate.

Livanova e Mozarc opereranno all'interno dello stabilimento aziendale insieme a Norrdia.

I sindacati hanno presentato i loro 9 punti per l'occupazione e il piano industriale per i 230 dipendenti coinvolti. Si partirà dal riassorbimento di 29 persone da Mozarc, per poi passare alla cessione del ramo d'azienda che verrà trasferito sotto la gestione di Tianyi Norrdia, con un coinvolgimento stabile di 82 persone inizialmente e 125 entro tre anni.

È prevista anche la ricollocazione di personale presso altre aziende disposte ad accogliere lavoratori in Cassa Integrazione, come Livanova, che assumerà fino a 30 persone a tempo indeterminato nello stabilimento Bellco.

Contestualmente, sarà attivata la Cassa Integrazione per la Transizione Occupazionale per tutto il personale coinvolto.

Inoltre, sono previsti percorsi di pre-pensionamento con integrazione salariale per il periodo che manca al requisito pensionistico, e soluzioni per i lavoratori fragili, inclusa la possibilità di isopensione, che consente l'anticipo della pensione a carico dell'azienda, fino a 7 anni.

Sono previsti anche servizi di ricollocamento attivo da parte di aziende specializzate, una procedura di licenziamento volontaria con incentivi basati sull'anzianità lavorativa, e incentivi una tantum per i lavoratori che passeranno da Mozarc a una delle soluzioni industriali, o per coloro che resteranno in Cassa Integrazione in attesa di una possibile ricollocazione.

I sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl esprimono soddisfazione per un accordo che salvaguarda fino a 182 posti di lavoro (l'80% del totale), preservando la qualità dei contratti e mantenendo il sito attivo, con l'ingresso di nuovi soggetti internazionali nel distretto biomedicale. I sindacati sottolineano l'importanza di questo accordo, considerando le scelte protezionistiche degli Stati Uniti, e il significato positivo per il settore biomedicale, che avrà opportunità di crescita in un nuovo assetto globale.