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Eurosets non si ferma più: maxi ampliamento, nuovi reparti e 200 assunzioni in arrivo

Sono ufficialmente iniziati i lavori di ampliamento dello stabilimento produttivo di Eurosets, eccellenza del distretto biomedicale modenese e parte integrante del network di GVM Care & Research.

Il progetto rientra nel piano strategico quinquennale già approvato e prevede un investimento complessivo di 24 milioni di euro, con una durata dei lavori stimata in circa 17 mesi. Il completamento è previsto entro il 2026.


Un raddoppio degli spazi per sostenere innovazione e crescita

Attualmente lo stabilimento copre 11.500 mq: al termine dei lavori, la superficie sarà raddoppiata fino a 23.000 mq. L’ampliamento coinvolgerà tutte le aree produttive: dal magazzino materie prime a una nuova camera bianca di 1.200 mq, fino al potenziamento del reparto di assemblaggio di dispositivi elettromedicali. È prevista anche la realizzazione di un nuovo reparto Ricerca & Sviluppo, vero motore dell’innovazione in Eurosets.

Durante i lavori, la produzione non subirà interruzioni grazie al supporto del sito produttivo di San Giacomo Roncole, attivo da poco più di un anno.


Crescita anche sul piano occupazionale

Il progetto avrà importanti ricadute occupazionali: da circa 400 dipendenti attuali, l’organico è destinato a crescere fino a 600 unità nei prossimi tre anni.


“Questo progetto consentirà ad Eurosets di realizzare la crescita di fatturato prevista nel nostro piano strategico, e di ampliare il portafoglio prodotti nei settori CPB ed ECLS, in forte crescita a livello internazionale”, ha dichiarato Antonio Petralia, Vicepresidente Esecutivo e Amministratore Delegato di Eurosets.


Un ecosistema integrato tra clinica e industria

Il progetto è parte di una visione più ampia che punta a valorizzare la sinergia tra la ricerca clinica e la tecnologia biomedicale.


“Non è solo un traguardo industriale, ma il simbolo di una collaborazione strategica tra GVM Care & Research ed Eurosets. Un ecosistema integrato in cui ricerca e ingegneria si alimentano reciprocamente”, sottolinea Ettore Sansavini, Presidente di GVM Care & Research.

Un esempio concreto di questa integrazione è rappresentato dallo sviluppo di dispositivi ECLS per il supporto cardio-respiratorio extracorporeo, strumenti sempre più centrali nelle terapie intensive.


Formazione, sostenibilità e legame con il territorio

Lo stabilimento comprenderà anche un’area dedicata alla formazione per operatori sanitari e tecnici specializzati, dotata di simulatori avanzati in grado di riprodurre scenari clinici reali.

Grande attenzione anche alla sostenibilità ambientale e sociale: il nuovo edificio manterrà lo stile architettonico e i criteri ecologici dello stabilimento attuale, con classe energetica A3, impianti fotovoltaici da oltre 300 kW, illuminazione LED e sistemi di recupero delle acque piovane.

In linea con l’impegno sociale dell’azienda, priorità sarà data alle imprese del territorio per l’esecuzione dei lavori, rafforzando l’economia locale.


“Dopo il sisma del 2012, abbiamo scelto di restare. La decisione si è rivelata vincente, e oggi lo confermiamo scegliendo ancora una volta le imprese locali”, conclude Petralia.


Le imprese coinvolte

L’intervento sarà realizzato da un’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) che include:


  • EDIL.CAM S.r.l. (Cavezzo, MO) – opere edili e architettoniche
  • TRUZZI S.p.A. (Poggio Rusco, MN) – edificio prefabbricato e fondazioni
  • ERMATECH S.r.l. (San Prospero, MO) – opere meccaniche
  • SIEL IMPIANTI S.r.l. (Sustinente, MN) – impianti elettrici


La progettazione e la direzione lavori sono a cura dello studio Inhabito di Medolla (MO).


Fonte: Modena Today

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Top 30 Aziende per Numero di Dipendenti – Provincia di Modena 2023

Modena si conferma una delle province più dinamiche dell’Emilia-Romagna sul fronte imprenditoriale. A evidenziarlo è il focus sulle realtà locali realizzato nell’ambito dell’iniziativa Top 100 Aziende, che fotografa lo stato del tessuto produttivo modenese al 31 dicembre 2023.



Quasi 17mila unità locali, in crescita

Nel 2023, le unità locali attive (cioè le sedi operative o filiali di imprese) nella provincia di Modena hanno raggiunto quota 16.975, segnando un +2,1% rispetto all’anno precedente.

Ecco come si distribuiscono le sedi delle imprese da cui dipendono queste unità locali:

  • 66,5% (11.292 unità) imprese con sede a Modena
  • 12,8% (2.171 unità) imprese con sede in Emilia-Romagna, fuori Modena
  • 16,8% (2.852 unità) imprese con sede in altre regioni italiane
  • 0,6% (97 unità) imprese con sede all’estero


La forma giuridica delle imprese

La maggioranza delle unità locali è controllata da:

  • Società di capitali: 65,1%
  • Società di persone: 13,4%

Questo conferma la prevalenza di strutture aziendali organizzate e orientate alla crescita.




Le aziende con più dipendenti nel 2023

Analizzando i bilanci relativi all’esercizio 2023, ecco le aziende con il maggior numero di dipendenti nella provincia di Modena:



  1. Ferrari – Maranello – Autoveicoli – 4.637 dipendenti
  2. Chef Express – Castelvetro – Bar e altri esercizi – 3.817 dipendenti
  3. Roadhouse – Castelvetro – Ristorazione – 3.374 dipendenti
  4. Gulliver – Modena – Assistenza sociale – 2.132 dipendenti
  5. Domus Assistenza – Modena – Assistenza sociale – 1.893 dipendenti
  6. Coop Facchini – Modena – Movimento merci – 1.576 dipendenti
  7. CPL – Concordia – Installazione impianti – 1.563 dipendenti
  8. Ges.Car – Castelvetro – Lavorazione carne – 1.474 dipendenti
  9. Salumifici Granterre – Modena – Prodotti a base di carne – 1.418 dipendenti
  10. Marazzi Group – Sassuolo – Fabbricazione piastrelle – 1.318 dipendenti
  11. Maserati – Modena – Autoveicoli – 1.239 dipendenti
  12. Progetto Lavoro – Modena – Servizi logistici – 1.172 dipendenti
  13. Tetra Pak – Modena – Macchine automatiche – 1.063 dipendenti
  14. Inalca – Castelvetro – Lavorazione carne – 1.039 dipendenti
  15. Florim Ceramiche – Fiorano – Fabbricazione piastrelle – 1.029 dipendenti
  16. Seta – Modena – Trasporti terrestri – 1.020 dipendenti
  17. Exelite – Carpi – Confezioni – 884 dipendenti
  18. Game 7 – Carpi – Commercio al dettaglio – 773 dipendenti
  19. Kerakoll – Sassuolo – Prodotti chimici – 765 dipendenti
  20. Vaimo – Modena – Ristorazione – 762 dipendenti
  21. Panariagroup – Finale – Fabbricazione piastrelle – 751 dipendenti
  22. CPC – Modena – Fabbricazione stampi – 732 dipendenti
  23. Twinset – Carpi – Maglieria – 675 dipendenti
  24. System Ceramics – Fiorano – Fabbricazione macchine – 674 dipendenti
  25. Rossi – Modena – Organi di trasmissione – 630 dipendenti
  26. CMB – Carpi – Costruzione edifici – 610 dipendenti
  27. Ospedale Sassuolo – Sassuolo – Ospedali – 602 dipendenti
  28. Italpizza – Modena – Pizza confezionata – 564 dipendenti
  29. Eternoo – Modena – Commercio all’ingrosso – 553 dipendenti
  30. Iperceramica – Fiorano – Commercio al dettaglio – 548 dipendenti



Un territorio che cresce e si evolve

La fotografia del 2023 conferma che Modena non solo è sede di eccellenze industriali di livello internazionale (come Ferrari), ma vanta anche una solida presenza nei settori dei servizi, della ristorazione, dell’assistenza e della logistica. Un mix di tradizione, innovazione e forte radicamento territoriale.

Modena si dimostra così non solo un motore industriale, ma anche un laboratorio di coesione sociale e impresa diffusa.

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Opportunità di lavoro nel settore ambientale: Aliante Cooperativa Sociale assume a Modena

Aliante Cooperativa Sociale, realtà attiva dal 1993, lancia una nuova campagna di assunzioni per rafforzare il proprio Settore Ambientale. L’obiettivo è chiaro: potenziare l’organico per migliorare l’efficienza nella gestione dei servizi e rafforzare la presenza sul territorio.

Con una solida vocazione all’inclusione sociale, Aliante si distingue per il suo impegno quotidiano a favore delle persone in situazione di svantaggio. L’approccio è collettivo e collaborativo: soci e lavoratori operano in sinergia per garantire servizi di qualità e creare nuove opportunità occupazionali.


Un settore in crescita e continuo sviluppo

Nel corso degli anni, l’ambito ambientale ha assunto un ruolo centrale nelle attività della cooperativa. Non si tratta solo di raccolta rifiuti, ma di un’ampia gamma di interventi che comprendono:


  • trasporto e conferimento ai centri di compostaggio
  • gestione di ecocentri
  • pulizia di parchi, strade e aree pubbliche
  • servizi di spazzamento manuale e meccanizzato
  • attività su misura per le esigenze specifiche dei clienti, sia pubblici che privati

Tutti i servizi sono svolti con l’impiego di mezzi ecologici, attrezzature silenziose e soluzioni tecnologiche avanzate, con una costante attenzione alla sicurezza degli operatori.


Inclusione e sostenibilità al centro della mission

“La nostra cooperativa è guidata dai valori dell’equità e della sostenibilità – afferma Cristina Bertolini, presidente di Aliante – e promuove l’inserimento lavorativo di persone fragili come previsto dalla legge 68/99. Vogliamo rispondere concretamente ai bisogni del territorio offrendo servizi che generano valore sociale e nuove possibilità di occupazione.”

Solo nel 2024, il Settore Ambientale ha impiegato 167 persone, di cui ben 52 in condizioni di svantaggio. Aliante punta ora a un ulteriore salto di qualità, con una pianificazione sempre più precisa, l’introduzione di nuove tecnologie gestionali e il rafforzamento del monitoraggio operativo.


Posizioni aperte: ecco i dettagli

La cooperativa è alla ricerca di nuovi operatori e operatrici ecologici per attività di raccolta rifiuti nell’area di Modena e Terre di Castelli.

Sede operativa: Castelnuovo Rangone (MO)

Orario di lavoro: full-time, 38 ore settimanali distribuite su 6 giorni

Requisiti richiesti:

  • Patente B e mezzo proprio
  • Disponibilità a lavorare su turni (mattina, pomeriggio, sera)
  • Residenza entro 10-15 km dalla sede

Si offre contratto a tempo determinato con possibilità di stabilizzazione, in un ambiente attento al benessere dei lavoratori e alla qualità del servizio.

Per candidarsi: inviare il curriculum a selezioni@aliantecoopsociale.it

L’annuncio è rivolto a candidati di entrambi i sessi, in conformità al D.Lgs 198/2006.


Fonte: Modena Today

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Nuovo supermercato Eurospar a Carpi: ancora aperte le selezioni per 50 posizioni

A Carpi sono ufficialmente iniziate le selezioni per il personale del nuovo supermercato Eurospar, che aprirà nell’area dell’ex sede Blumarine, in viale Manzoni. La nuova apertura porterà circa 50 nuove opportunità lavorative e sono numerose le figure professionali ricercate. I prossimi colloqui si terranno dal 27 al 30 maggio 2025, e la fase di candidatura è ancora aperta.

"Carpi ha un valore strategico per noi – spiega Alessandro Urban, Direttore Regionale Despar Nord per l’Emilia-Romagna – perché qui abbiamo mosso i primi passi importanti con il marchio Interspar nella regione, ottenendo risultati molto positivi. Con Eurospar vogliamo offrire lo stesso livello di qualità, in un formato pensato per integrarsi nel tessuto urbano con servizi comodi e accessibili. Siamo entusiasti di questa nuova apertura e curiosi di conoscere il team che ci accompagnerà in questa avventura."



La crescita di Despar Nord in Emilia-Romagna

Il 2024 ha visto Despar Nord rafforzare ulteriormente la propria presenza in Emilia-Romagna, grazie a investimenti mirati sia sull’espansione della rete vendita che sul supporto alle filiere locali e a progetti a sfondo sociale. L’azienda ha chiuso l’anno con un fatturato al pubblico di 409 milioni di euro nella regione, segnando un incremento del 7,1% rispetto all’anno precedente.

Questo risultato è stato possibile anche grazie a un piano di investimenti da oltre 34 milioni di euro, che ha portato all’apertura di otto nuovi supermercati: quattro a gestione diretta (tra cui quelli di San Giorgio di Piano, Spilamberto, Castelnuovo Rangone e Guastalla) e quattro affiliati (a Ferrara, Cervia e Forlimpopoli). Inoltre, sono stati ristrutturati tre punti vendita già esistenti.

Attualmente, la rete Despar in Emilia-Romagna conta 87 supermercati, suddivisi tra 32 a gestione diretta e 55 affiliati.



Nuove aperture in arrivo

“L’Emilia-Romagna è per noi un territorio strategico e in continua evoluzione – aggiunge Urban –. Dopo i traguardi del 2024, prevediamo nuove aperture nelle province di Bologna, Modena e Ravenna. Il nostro obiettivo resta quello di crescere in sinergia con le comunità locali, mantenendo alta la qualità e valorizzando le eccellenze del territorio. È anche grazie alle collaborazioni e alle sponsorizzazioni che continuiamo a rafforzare il nostro legame con questa regione, che ci offre opportunità e persone straordinarie.”


Fonte: Modena Today

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Lavori del Futuro: Quali Professioni Cresceranno e Come Prepararsi

Stai cercando di capire quale direzione prendere dopo la scuola? Sei un genitore o un insegnante e vuoi aiutare i ragazzi a fare scelte intelligenti per il loro futuro? Allora sei nel posto giusto. Nei prossimi anni ci saranno milioni di nuove opportunità nel mondo del lavoro, soprattutto in ambiti legati alla tecnologia, alla sostenibilità e ai servizi.



Oltre 3 milioni di nuovi posti entro il 2028

Secondo il Sistema Informativo Excelsior, tra il 2024 e il 2028 l’Italia avrà bisogno di 3,4–3,9 milioni di nuovi lavoratori. Una parte andrà a sostituire chi andrà in pensione, ma tanti posti nasceranno anche grazie allo sviluppo di settori innovativi. I servizi saranno il cuore pulsante del mercato, ma anche industria e agricoltura continueranno a offrire opportunità.



I mestieri più cercati

Ecco dove ci sarà più domanda:


?? Tecnici specializzati e STEM

Quasi 4 assunzioni su 10 riguarderanno dirigenti, tecnici e specialisti, soprattutto con competenze in Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Se ti interessano robotica, programmazione o energie rinnovabili, questo è il momento giusto per iniziare.


?? Esperti digitali

Circa 920mila posti saranno legati alla digitalizzazione. Cybersecurity, intelligenza artificiale, cloud e big data sono parole chiave per i prossimi anni. Studiare informatica o frequentare un ITS può fare davvero la differenza.


?? Professioni green

Con la transizione ecologica in corso, si stima un bisogno di 2,4 milioni di lavoratori con competenze ambientali. Dall’edilizia sostenibile alla gestione energetica, la domanda è in forte crescita.



Competenze su cui puntare

Digital skills

Saper usare strumenti digitali non è più un optional. Che tu voglia fare l’informatico o il designer, è importante avere familiarità con software, dati e sicurezza online.

Green skills

Le aziende cercano sempre più persone capaci di lavorare in modo sostenibile, riducendo gli sprechi e rispettando l’ambiente. È un approccio utile in ogni ambito, dall’ingegneria all’agricoltura.



Quali studi scegliere?

  • STEM: le competenze scientifiche e tecnologiche saranno sempre più richieste.
  • ITS Academy: percorsi brevi e pratici che portano subito al lavoro.
  • Diplomi tecnici: in aree come informatica, meccatronica, ambiente ed energia.


Un futuro trainato da AI e PNRR

Due grandi forze stanno trasformando il mercato: il PNRR, con i suoi investimenti in digitale e infrastrutture, e l’Intelligenza Artificiale, che è già entrata nel lavoro quotidiano di molte aziende. Capirne le basi è un vantaggio competitivo.



Scegli oggi, costruisci domani

Il mondo del lavoro sta cambiando in fretta, ma offre anche tantissime possibilità. Investire nelle giuste competenze — soprattutto digitali e green — è il modo migliore per prepararsi. Le tue scelte scolastiche di oggi sono le fondamenta della carriera di domani.


Fonte: Excelsiorienta

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Emilia Romagna: in arrivo 307 assunzioni grazie all’investimento Toyota nella filiera metalmeccanica

Grandi novità per l’Emilia Romagna: Toyota ha annunciato un importante investimento da 94 milioni di euro nella regione, che porterà alla creazione di oltre 300 nuovi posti di lavoro. A beneficiare di questo piano saranno i territori di Ostellato (Ferrara) e Bologna, dove prenderanno vita nuovi impianti produttivi e centri logistici all’avanguardia.

Protagoniste dell’investimento sono due aziende del gruppo Toyota, Toyota Material Handling Manufacturing Italy e Lte Lift Truck Equipment Spa, specializzate nella produzione e commercializzazione di carrelli elevatori e componenti.

L’obiettivo è chiaro: potenziare la filiera metalmeccanica ed elettromeccanica del territorio e promuovere la crescita occupazionale.

Nel dettaglio, a Ostellato verranno costruiti nuovi capannoni industriali e installati macchinari di ultima generazione per rendere la produzione ancora più efficiente. A Bologna, invece, nascerà un centro logistico moderno, con tecnologie avanzate per il trasporto e la gestione delle materie prime all’interno dello stabilimento.

Ma non è tutto: parte dell’investimento sarà dedicata anche alla ricerca e allo sviluppo. I progetti in questo ambito si concentreranno su nuove soluzioni tecnologiche, come una gamma innovativa di montanti per carrelli elevatori e sistemi logistici sempre più digitalizzati e automatizzati, pensati anche per ridurre l’impatto ambientale.

A rendere ancora più strategico questo piano sarà il coinvolgimento del mondo universitario, difatti, le Università di Modena e Reggio Emilia, Ferrara, Bologna e Pisa, insieme a spin-off accademici e centri di competenza, collaboreranno allo sviluppo dei progetti, mettendo in rete competenze, ricerca e innovazione.

Per sostenere l’iniziativa, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha approvato l’accordo e contribuirà con quasi 7 milioni di euro di agevolazioni per la parte dedicata alla ricerca. La gestione operativa sarà affidata a Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo.

Un investimento che promette di rafforzare il tessuto industriale locale, creare lavoro di qualità e spingere l’Emilia Romagna ancora più avanti sul fronte dell’innovazione.


Fonte: Il NordEst Quotidiano

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Diventa un Welding Specialist: Corso Gratuito per Addetto alla Saldatura a Formigine

Se sei disoccupato, residente in Emilia-Romagna e interessato a una professione tecnica richiesta in numerosi settori industriali, questa è l’occasione giusta per te. A partire dal 12 maggio 2025, parte il Corso Gratuito per Addetto alla Saldatura – Welding Specialist, un percorso formativo completo di 120 ore in presenza, promosso da Youta Academy, con l’obiettivo di prepararti all’ingresso nel mondo del lavoro come saldatore professionista.

Cosa imparerai durante il corso

Il programma del corso è pensato per fornirti sia competenze teoriche che abilità pratiche, fondamentali per lavorare nel campo della saldatura in modo autonomo e professionale.


Lettura del disegno tecnico


  • Interpretazione delle simbologie di saldatura
  • Analisi delle specifiche dei giunti: angolazioni, spessori, preparazione dei materiali
  • Riconoscimento delle tolleranze dimensionali
  • Studio di disegni e schemi di montaggio per operare su progetti complessi


Tecniche di saldatura

Durante il corso approfondirai le principali tecniche utilizzate nei contesti industriali:


  • Saldatura MIG/MAG: ideale per lavorazioni rapide su acciaio e alluminio, molto utilizzata nei settori automobilistico e metalmeccanico.
  • Saldatura TIG: tecnica di alta precisione, perfetta per acciaio inox e leghe leggere. È molto richiesta nei settori aerospaziale, alimentare e farmaceutico.
  • Saldatura a elettrodo rivestito (SMAW): versatile e diffusa, impiegata in carpenteria, manutenzione e costruzioni.


Materiali e attrezzature

Imparerai a conoscere le proprietà dei materiali e l’uso corretto delle attrezzature da saldatura, con attenzione alle normative di sicurezza.


Informazioni utili


  • Periodo del corso: dal 12/05/2025 al 30/05/2025
  • Durata: 120 ore (dal lunedì al venerdì, ore 09:00–13:00 e 14:00–18:00)
  • Modalità: in presenza, presso un’azienda a Formigine (MO)
  • Posti disponibili: massimo 10 partecipanti
  • Scadenza iscrizioni: 07/05/2025

Al termine del percorso, verrà rilasciato un attestato di frequenza e, per i più meritevoli, possibilità di inserimento in azienda.


Requisiti di accesso


  • Essere disoccupati
  • Non avere un contratto di lavoro attivo
  • Essere residenti in Emilia-Romagna


?? Attenzione: Le iscrizioni chiudono il 7 maggio 2025. Tuttavia, è possibile inviare la propria candidatura anche successivamente: in caso di posti disponibili, verrai contattato.



Il corso è promosso da Youta Academy, realtà specializzata nella formazione professionale e nella valorizzazione delle competenze tecniche per il mercato del lavoro.

Per candidarti o ottenere maggiori dettagli sul corso, visita il sito ufficiale di Youta Academy: https://www.youta-academy.it/

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Immergas protagonista della prima sperimentazione in Italia di idrogeno nella rete domestica

CASTELFRANCO EMILIA (MO) – Immergas è al centro di un progetto innovativo che sta segnando una tappa importante nella transizione energetica italiana: la prima sperimentazione nazionale di immissione di idrogeno nella rete domestica di distribuzione del gas, avviata a Castelfranco Emilia (MO) da Inrete Distribuzione Energia (Gruppo Hera). L’iniziativa, unica nel suo genere a livello residenziale, coinvolge circa 40 utenze domestiche e punta a dimostrare la compatibilità delle tecnologie esistenti con una nuova generazione di combustibili più sostenibili.

Immergas partecipa attivamente al progetto con le proprie caldaie Hydrogen Ready, progettate e prodotte in Emilia-Romagna, espressione di una lunga storia di innovazione industriale nel campo del riscaldamento domestico.


Dalla ricerca al mercato: la tecnologia Hydrogen Ready firmata Immergas

Il contributo tecnologico di Immergas nasce da HyPOWERED, un progetto di ricerca cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il POR FESR 2014-2020, con un investimento complessivo di 1,2 milioni di euro. Da questa iniziativa è nata la gamma VICTRIX SUPERIOR, la prima linea di caldaie a condensazione certificata per funzionare con miscele contenenti fino al 20% di idrogeno, oltre a metano, GPL e aria propanata.

Oggi, ciò che era un progetto sperimentale è diventato standard industriale: tutte le nuove caldaie a condensazione Immergas sono Hydrogen Ready, pronte per contribuire concretamente alla decarbonizzazione senza modifiche strutturali agli impianti domestici.


«Come Immergas abbiamo accolto questo progetto con grande entusiasmo» – afferma l’ing. Valentina D’Acunti, Responsabile Strategie Normative di Immergas –.
«Essere parte attiva in una sperimentazione così strategica, proprio in Emilia, significa per noi rafforzare il legame con il territorio e confermare il nostro impegno nello sviluppo di soluzioni sostenibili, concrete e 100% italiane».


Innovazione sicura ed efficiente per il riscaldamento del futuro

Uno degli aspetti chiave del contributo Immergas riguarda l’adattabilità delle caldaie all’idrogeno: grazie alle tecnologie sviluppate dal team di ricerca e sviluppo interno, i prodotti sono in grado di riconoscere automaticamente la presenza di idrogeno nella miscela e garantire una combustione ottimale, sicura e priva di emissioni di CO2.

Questa innovazione apre nuove prospettive per un riscaldamento domestico più pulito, senza la necessità di rivoluzionare le infrastrutture esistenti. Il progetto dimostra infatti come l’evoluzione sostenibile possa nascere dalla valorizzazione di ciò che già esiste, integrando nuove tecnologie con reti consolidate.

Emilia-Romagna, terra di innovazione e sperimentazione

Per Immergas, nata e cresciuta in Emilia, la partecipazione al progetto di Castelfranco Emilia rappresenta un ritorno alle origini con uno sguardo al futuro. Non solo un contributo industriale, ma anche un impegno territoriale: lavorare nella regione dove l’azienda ha le proprie radici rafforza la sinergia tra impresa, ricerca e comunità locale.


«È particolarmente significativo che questa sperimentazione avvenga in Emilia – prosegue l’ing. D’Acunti –.
È il luogo da cui Immergas trae i propri valori e la spinta costante verso l’innovazione. Oggi più che mai vogliamo essere parte della trasformazione energetica, offrendo soluzioni scalabili per migliorare la vita quotidiana e l’ambiente».


Un esempio di filiera virtuosa

Il progetto, supervisionato da enti certificatori internazionali e promosso in collaborazione con MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) e CIG (Comitato Italiano Gas), coinvolge attori chiave della filiera energetica: distributori, produttori di apparecchi termici e partner tecnologici. Immergas si distingue in questo contesto per la capacità di tradurre ricerca e sviluppo in prodotti concreti, già oggi pronti per affrontare le sfide della decarbonizzazione.


Immergas: innovazione made in Italy per un’energia più pulita

La sperimentazione di Castelfranco Emilia non è solo un test tecnico, ma una prova tangibile di come il know-how italiano possa guidare l’innovazione energetica. Immergas dimostra che la sostenibilità può essere concreta, industrializzabile e alla portata delle famiglie.

Una transizione energetica possibile, che parte da casa.


Fonte: Modena Today

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TransMedics apre a Mirandola il suo primo stabilimento europeo: previste oltre 50 assunzioni nel biomedicale

Un nuovo centro di innovazione e produzione biomedicale nel cuore dell’Emilia-Romagna


MIRANDOLA – Giornata storica per il distretto biomedicale emiliano: TransMedics, azienda statunitense leader nelle tecnologie per il mantenimento e il monitoraggio degli organi destinati al trapianto, ha annunciato oggi in conferenza stampa l’apertura di un nuovo stabilimento a Mirandola. Si tratta del primo sito produttivo dell’azienda al di fuori degli Stati Uniti, un investimento strategico che rafforza la presenza internazionale della compagnia e conferma l’Italia come hub europeo per lo sviluppo e la realizzazione di dispositivi medici monouso per i trapianti.



Chi è TransMedics

Fondata ad Andover, in Massachusetts, TransMedics è un punto di riferimento globale nel settore dei trapianti d’organo. L’azienda ha rivoluzionato il campo con l’Organ Care System (OCS), l’unica tecnologia di perfusione completamente portatile e approvata dalla FDA per i trapianti di cuore, polmoni e fegato.

A differenza dei metodi tradizionali che conservano gli organi in ghiaccio, il sistema OCS li mantiene in condizioni para-fisiologiche: caldi, perfusi e metabolicamente attivi. Questo consente ai medici di monitorare in tempo reale la funzionalità dell’organo, aumentando sensibilmente la sicurezza e le probabilità di successo del trapianto.



“Every organ wasted is a life not saved”
Ogni organo sprecato è una vita non salvata
— Il principio guida di TransMedics


Perché Mirandola

La scelta di Mirandola non è casuale. Il distretto è riconosciuto a livello internazionale per la sua rete di eccellenze nel settore biomedicale, con aziende, competenze e infrastrutture all’avanguardia. Qui, TransMedics realizzerà un centro d’eccellenza dedicato inizialmente al mercato statunitense, con una successiva espansione globale.



«Abbiamo scelto questo territorio per l’eccellenza e la competenza che lo contraddistinguono» – ha dichiarato Waleed Hassanein, fondatore e CEO di TransMedics.
«Mirandola rappresenta uno dei distretti biomedicali più rilevanti al mondo. Qui costruiremo un polo capace di attrarre i migliori talenti, accelerando la nostra missione: rivoluzionare i trapianti d’organo e salvare vite».


Assunzioni e impatto occupazionale

L’apertura del nuovo sito porterà oltre 50 nuove assunzioni con profili altamente qualificati: ingegneri per la progettazione e lo sviluppo dei dispositivi, e tecnici per la produzione in camera bianca.



«Il team di Mirandola – ha spiegato Roberto Bocchi, vicepresidente per lo sviluppo dei dispositivi monouso – lavorerà sulla nuova generazione della piattaforma OCS, realizzando dispositivi monouso che operano a diretto contatto con cuore, fegato e polmoni. Si tratta di una tecnologia unica, che non compete con le aziende locali, ma che arricchisce il distretto con soluzioni mai viste prima».

L’investimento avrà anche un impatto positivo sull’indotto, grazie allo sviluppo di collaborazioni con fornitori e partner del territorio.



Le reazioni istituzionali

Vincenzo Colla (Regione Emilia-Romagna)

«Siamo particolarmente orgogliosi dell’arrivo in Emilia-Romagna di un’eccellenza come TransMedics – ha commentato Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione –.
Questa scelta certifica la qualità del nostro ecosistema biomedicale e rafforza la nostra leadership nelle tecnologie per la salute. L’azienda porterà non solo produzione, ma anche ricerca e sviluppo, creando occupazione diretta e nuove competenze sul territorio».

Letizia Budri (Sindaca di Mirandola)

«L’arrivo di TransMedics è una grande opportunità per il nostro distretto – ha dichiarato la sindaca Letizia Budri –.
Mirandola conferma ancora una volta il suo ruolo strategico nel panorama biomedicale internazionale. In un periodo complesso a livello economico, il nostro territorio si dimostra attrattivo grazie all’alto livello di know-how, innovazione e formazione. L’Amministrazione darà pieno supporto a questa iniziativa».


Un nuovo capitolo per la medicina dei trapianti

Con l’apertura del nuovo stabilimento, TransMedics segna un nuovo punto di partenza per il distretto biomedicale mirandolese, proiettandolo in prima linea nel futuro della medicina dei trapianti. Un investimento che unisce innovazione, ricerca e valorizzazione del capitale umano, con un unico grande obiettivo: salvare più vite, riducendo lo spreco di organi disponibili.


Fonte: Gazzetta di Modena