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Mercato del lavoro: Dati sulla provincia di Modena Gen-Apr 2022

Analisi dei dati del mercato del lavoro nella provincia di Modena per il primo quadrimestre 2022.

Da circa vent’anni Unioncamere e ANPAL, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, hanno istituito il Sistema informativo EXCELSIOR, con l’obiettivo di fornire una visione globale del mercato del lavoro, focalizzandosi sulle entrate programmate mensilmente dalle imprese e sulle tendenze occupazionali tramite rilevazioni mensili sulle informazioni raccolte dalle Camere di Commercio nazionali. I Bollettini Excelsior forniscono una raccolta chiara ed esaustiva dei dati relativi all’occupazione, alla formazione e alle richieste dal mercato del lavoro. In questo report noi considereremo solo i dati della provincia di Modena.  Difficoltà di Reperimento   Una prima analisi evidenzia un dato nettamente in crescita rispetto all’ultimo quadrimestre 2021, relativo alla difficoltà di reperimento di lavoratori. Nel primo quadrimestre 2022 la difficoltà di reperimento sale al 46% rispetto al 39% del quadrimestre precedente.   Considerando quindi una richiesta nella provincia di Modena di 22.480 entrate, la difficoltà di reperimento riguarderebbe 10.340 entrate programmate. Le motivazioni che giustificano questo gap tra domanda e offerta sono due: mancanza di candidati e preparazione inadeguata dei candidati disponibili; ad aumentare le divergenze tra aziende e candidati si aggiunge anche il livello di esperienza richiesta sia nella professione specifica che nel settore.   Le aree aziendali con maggiore difficoltà di reperimento sono:  
  • Dirigenti, Professioni con elevata specializzazione e Tecnici
  • Operai Specializzati e Conduttori di impianti e macchine
Per entrambe le categorie la difficoltà di reperimento è principalmente dovuta alla mancanza di candidati e secondariamente alla preparazione inadeguata dei candidati.    Di seguito sono riportate le professioni con maggiore difficoltà di reperimento in provincia di Modena 
  • Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche  
  • Farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita  
  • Conduttori di mezzi di trasporto 
  • Specialisti in formazione e Insegnanti 
  • Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici  
  • Progettisti, ingegneri e professioni assimilate 
  • Medici e altri specialisti della salute  
Analisi delle entrate programmate   L’analisi delle entrate programmate, relative al primo quadrimestre 2022 nella provincia di Modena, si articola in una prima grande suddivisione in aree aziendali. Le due macro-aree principali sono rappresentate dalle Aziende di Servizi e dalle Industrie, che rappresentano rispettivamente il 55% e il 45% delle entrate. Il dato rappresenta una realtà locale molto diversa dalla realtà nazionale in cui le aziende di servizi rappresentano il 67%, questo perché il tessuto economico modenese e più in generale emiliano si caratterizza di aziende  Metalmeccaniche, Tessili e Alimentari. Continuando l’analisi per aree aziendali le statistiche presentano una netta prevalenza dell’area produzione di beni ed erogazione di servizi, che da sola rappresenta il 41% delle offerte di posti di lavoro. Al secondo posto ma con un netto distacco troviamo l’Area tecnica e della progettazione che copre il 18% delle richieste di lavoratori.   Una seconda suddivisione riguarda i gruppi professionali (cinque in totale). I dati rilevano una richiesta nettamente superiore per gli Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (40%) e a seguire Dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici (21%)  Dati completamente diversi da quelli nazionali che vedono una richiesta omogenea tra tutti i gruppi professionali, tranne per le professioni non qualificate generano una richiesta di entrate pari solo al 13%.    Infine, per quanto riguarda le singole professioni, le posizioni più richieste in provincia di Modena durante il primo quadrimestre 2022 sono:  
  • Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici  
  • Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche 
  • Tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale  
  • Personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone  
  • Conduttori di mezzi di trasporto  
Il Bollettino prende in esame anche le tipologie di contratto offerte ai lavoratori in entrata. In tal senso, è da sottolineare l’aumento di 6 punti percentuali dell’offerta di contratti a tempo determinato che nel mese di gennaio rappresentava il 35% mentre nel mese di aprile copriva il 41% del personale inserito in azienda; in aumento di 4 punti percentuali anche il contratto di apprendistato che ad aprile ha rappresentato l’8% dei contratti sottoscritti.  Giovani e lavoro   Il Bollettino Excelsior pone da sempre particolare attenzione alla valutazione del lavoro giovanile, intendendo per lavoro giovanile le entrate previste per ragazzi entro i 29 anni d’età  La percentuale di richiesta di giovani nelle aziende Modenesi rappresenta il 30% delle entrate totali, un dato nettamente migliore del dato nazionale che è solo 24%. Rispetto ai primi mesi la richiesta di giovani nel mondo del lavoro è in aumento e si prevede che continuerà a crescere anche nei prossimi mesi.  Questo fenomeno positivo potrebbe essere dovuto alla grande difficoltà che affrontano le aziende nel trovare personale adeguato. La difficoltà di reperimento (46%) sta spingendo le aziende a diminuire l’esperienza richiesta per le posizioni lavorative, passata da 68% al 64% ad aprile, dando la possibilità a molti più giovani, qualificati ma con poca esperienza, di essere tenuti in considerazione nel percorso di selezione.  Un dato molto particolare, che è in contrapposizione con l’ammontare delle entrate relative ai vari gruppi occupazionali, è la richiesta di personale senza titolo di studio che rappresenta il 33% delle entrate. Le richieste di laureati rappresentano solo il 15% del totale delle posizioni lavorative aperte, mentre i diplomati di secondo grado il coprono il 30% delle entrate e i titolari di diploma professionale il 22%.  Tenendo in considerazione i dati relativi alle entrate per titolo di studio, vi segnaliamo gli indirizzi di specializzazione più richiesti nel primo quadrimestre 2022 nella provincia di Modena  Per quanto riguarda il livello di istruzione universitario i campi di specializzazione più richiesti sono:       – Ingegneria industriale          – Economia          – Ingegneria Elettronica         – Ingegneria Civile                                                                         - Scienze matematiche, fisiche e informatiche  Mentre gli indirizzi più richiesti per il diploma secondario sono:       – Amministrazione, finanza e marketing          – Meccanica, meccatronica ed energia         - Elettronica ed Elettrotecnica                 – Socio-sanitario          – Trasporti e logistica    Per quanto riguarda infine l’istruzione professionale l’area d’interesse principale è l’indirizzo meccanico che rappresenta il 37% delle richieste di personale con titolo professionale, seguito dalla ristorazione e dall’indirizzo elettrico.  I primi mesi del 2022 mostrano uno scenario del mondo del lavoro con tendenze contrapposte, che portano ad aspettative della domanda e dell’offerta sempre più divergenti e creano una difficoltà di reperimento del personale sempre più marcata Il mondo del lavoro 2022 dà più importanza all’esperienza del lavoratore che al titolo di studio, favorendo quindi chi ha fatto percorsi di studio più brevi rispetto a chi ha conseguito una laurea (15%). Questa logica è in totale contrapposizione con le richieste di entrate nel mercato che prevedono il 24% di assunzioni di giovani under 29 per posizioni dirigenziali, professioni con elevata specializzazione e tecnici.  Opposta è la situazione quando si esamina la richiesta di personale senza nessun titolo. Le entrate di personale senza titolo di studio ammontano al 33% del totale mentre le offerte di lavoro per posizioni non qualificate sono solo il 13% del totale.   Facendo una considerazione, con dati alla mano, il mercato del lavoro si trova con un esubero di richiesta di lavoratori senza titolo di studio rispetto alle posizioni senza qualifica, che dovranno essere allocati in posizioni più titolate. Allo stesso tempo le aziende richiedono un’entrata di giovani in posizioni estremamente rilevanti che necessitano un percorso di studi universitario e allo stesso tempo richiedono l’esperienza nell’80-85% dei casi, che per un giovane che ha conseguito una laurea è impossibile avere maturato.    Consulta direttamente il Bollettino Excelsior
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Nonantola, 20 nuove assunzioni in Graf Synergy

Graf Synergy continua a potenziare la struttura con investimenti massicci in R&D attirando sempre più finanziamenti e talenti tecnici dando lavoro al territorio.

È anche grazie ai finanziamenti deliberati dalla regione Emilia Romagna (con il Bando sull’attrattività di investimenti) che l’azienda GRAF SYNERGY di Nonantola, uno dei satelliti più innovativi e in forte crescita di GRAF INDUSTRIES, apre le porte a 20 nuove risorse qualificate di cui 6 neolaureati. Confermandosi in questo modo tra le “fantastiche 9” aziende modenesi aggiudicatarie di questo finanziamento regionale in nome di “progetti ad alta intensità di digitalizzazione e di innovazione di processo e di prodotto”. Il tutto grazie a un progetto incentrato su tecnologia iper moderna in ambito serramenti in PVC che consente di ridurre al minimo gli scarti di lavorazione e quindi gli sprechi. Graf Industries oggi è un gruppo da oltre 80 milioni di fatturato, dà lavoro a oltre 300 persone e ha sette stabilimenti nella provincia di Modena e Bologna. L'azienda investe ogni anno il 7% almeno del fatturato in Ricerca & Sviluppo, il motore della crescita economica: ecco quindi che il progetto GRAF SYNERGY si inserisce armoniosamente in un percorso che ha portato, solo negli ultimi 3 anni, quasi 50 assunzioni tra neolaureati e figure tecniche qualificate, dalle stampanti 3D ai prototipi per la saldatura. “Chi entra in GRAF INDUSTRIES, entra in un mondo di opportunità concrete e sfidanti, per sé e per le aziende del Gruppo – sottolinea Giampaolo Ferranti, il Chief Financial Officer di GRAF INDUSTRIES – ma non solo: entra a far parte di una squadra sempre più grande e competitiva da cui è difficile andarsene. Qui chi ha talento, ha lo spazio per esprimerlo e tutti i benefit per farlo con serenità. Parliamo infatti – prosegue Ferranti – di una realtà, la nostra, che solo l’anno scorso ha riconosciuto premi complessivi ai dipendenti per 600.000 euro, senza contare i pacchetti “welfare” che abbiamo messo in piedi, dagli screening per la salute alla spesa settimanale per la famiglia. Siamo convinti che investire sul fattore umano, attirandolo o “trattenendolo”, sia la nostra vera chiave competitiva”. Con la sua esperienza pluridecennale e la capacità di rinnovarsi ogni giorno assieme al suo team, GRAF SYNERGY è sinonimo di “Machines for perfect windows”, un’azienda in costante crescita che oggi esporta in oltre 60 Paesi di tutto il mondo la sua tecnologia d’avanguardia non solo per la produzione di serramenti ma anche per logistica di processo. Leggi l'articolo completo su ModenaToday.  
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La fioranese Neos cresce raddoppiando fatturato e dipendenti

Stampanti high-tech per diversi settori industriali: Neos punta a raggiungere nel 2021 ben 10 milioni di fatturato e incrementa l'organico di 40 unità.

Nel 2021 il giro d’affari di Neos, impresa fioranese operante nel settore della stampa digitale a servizio dell’industria, raddoppierà: i 4,8 milioni fatturati nel 2020 diventeranno 10, con una crescita del personale di 40 unità. Un’idea imprenditoriale di successo quella dell’azienda fondata vent’anni fa dall’ingegnere Vincenzo Palumbo, ora affiancato dal manager Andrea Malagoli. «Nei nostri piani – anticipa quest’ultimo – c’è il raddoppio del numero dei dipendenti entro il 2022 e una crescita del nostro fatturato a due cifre anno su anno. Siamo una piattaforma industriale pronta per soddisfare vari settori, vogliamo crescere e diventare il punto di riferimento mondiale per la stampa digitale». Vincenzo Palumbo, già fondatore di Projecta Engineering, viene definito colui che ha rivoluzionato la decorazione delle piastrelle ceramiche con l’introduzione della stampa digitale, diventata ora uno standard nel settore. Andrea Malagoli è invece noto soprattutto nel mondo delle macchine per packaging, tuttora socio del colosso Ima, già vicepresidente dell’associazione nazionale Ucima. Mentre Palumbo si occupa dello sviluppo tecnologico e produttivo di Neos Malagoli gestisce la parte finanziaria e commerciale, con forte attenzione ai mercati internazionali. Neos ha un robusto know-how tecnico maturato nell’industria ceramica, che consente ora all’azienda di fornire a imprese di diversi settori la giusta soluzione alle più diverse e complesse esigenze di stampa, adattandosi a un grandissimo numero di supporti materiali: packaging flessibile, metallo, plastica, legno, carta e cartone, etichette. «La stampa digitale consente un’enorme implementazione delle potenzialità grafiche - aggiunge Palumbo - ed è estremamente flessibile, garantendo efficienza produttiva anche per lotti medio-piccoli. È, inoltre, una tecnologia che presenta costi contenuti rispetto ad altre lavorazioni del processo e al costo generale del prodotto, pur garantendo un elevato valore aggiunto sul fronte estetico e quindi commerciale». La stampa digitale necessita poi del 30% in meno di materiali consumabili e soprattutto non ha bisogno di impianti essendo una tecnologia digitale 4.0, che si basa su software e non su supporti fisici. Tutela l’ambiente infine grazie all’utilizzo di inchiostri a base d’acqua. Quali le mosse di Neos per il prossimo futuro? «Vogliamo accompagnare il salto tecnologico verso la stampa digitale – conclude Palumbo – diventando partner industriale in grado di fornire una soluzione a 360 gradi, cioè tutto il processo di trattamento delle superfici: siamo in grado di fornire direttamente anche gli inchiostri». Nel mirino dell’azienda fioranese ci sono Europa, Stati Uniti ed Estremo Oriente. Leggi l'articolo completo sul sito della Gazzetta di Modena. Foto di ModenaToday.
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Ing. Ferrari ha acquistato la maggioranza di Techlan

Ing. Ferrari, storica azienda specializzata in costruzioni e impianti, continua la sua espansione nei servizi in chiave Pnrr: verso 350 dipendenti.

Ing. Ferrari spa, azienda modenese specializzata in costruzioni, impianti e service manutentivo fondata nel 1917, ha acquisito la maggioranza delle quote societarie di Techlan srl, società carpigiana che dal 1997 accompagna realtà produttive a elevata complessità lungo il processo di trasformazione digitale. Per Ing.Ferrari spa l’acquisizione si inserisce in una fase di importante sviluppo del Gruppo di cui è capofila e che già comprende dal 2018 Sae Scientifica (Milano) e dall’anno successivo Team.Clima (Bologna), permettendo un ulteriore ampliamento nel settore dei servizi impiantistici, da sempre focus del ‘core business’ aziendale. «Con l’acquisizione del 60% delle quote di Techlan, Ing. Ferrari spa continua il suo percorso di crescita per linee esterne iniziato nel 2018 e che da piano industriale porterà il fatturato consolidato nel 2024 a 180 milioni – ha dichiarato l’amministratore delegato dell’azienda Francesco Ferrari - Siamo convinti che l’integrazione delle attività delle due imprese oltre ad aumentare notevolmente il portafoglio dei servizi offerti di entrambe le società, ci consentirà di sfruttare al meglio anche le risorse presenti nel nuovo PNRR. Techlan integrerà i processi di Ing. Ferrari spa grazie al proprio know how tecnologico, che è costituito sia da hardware che da software attivi nell’Industrial Internet of Things e nell’ambito della manutenzione predittiva, ed incrementando poi i clienti serviti grazie alla nostra rete commerciale. E’ nel Dna di entrambe le imprese lavorare con le più importanti aziende industriali accompagnandole nella trasformazione digitale attraverso una miglior gestione dei dati per migliorare i processi produttivi». Danny Bruognolo e Ciriaco Martignetti, amministratori di Techlan Srl (che rimarranno in azienda, ndr.) da parte loro commentano così l’acquisizione delle quote di maggioranza dell’impresa da loro fondata: “Ing. Ferrari spa rappresenta il miglior partner industriale possibile in linea con il nostro progetto di crescita per strategia, solidità finanziaria, esperienza e professionalità. Il loro investimento rappresenta per noi la conferma del valore delle nostre persone, competenze, prodotti, soluzioni e servizi di Techlan Srl e rafforza la nostra motivazione a realizzarne il piano di crescita”. Le attività svolte dalle società del Gruppo e il portafoglio ordini di Ing. Ferrari spa ne porteranno nel 2021 il fatturato consolidato a oltre 130 milioni di euro, con un organico formato da circa 340 dipendenti. Leggi l'articolo completo sul sito della Gazzetta di Modena.
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Coesia acquisisce il 100% di System Ceramics

Coesia ha completato l'acquisizione di System Ceramics, azienda leader nel settore dei macchinari per l'industria ceramica.

Con l'acquisizione del restante 40% del capitale di System Ceramics, avvenuta il 9 giugno 2021, Coesia ha ulteriormente rafforzato il proprio investimento nel settore dei macchinari per ceramica. Settore in cui System Ceramics è leader internazionale per quanto riguarda l'innovazione tecnologica. Il completamento dell’operazione consentirà lo sviluppo di nuovi e sinergici progetti di ricerca e sviluppo e un ulteriore apporto strategico di competenze. Coesia e System Ceramics continueranno infatti ad investire nello sviluppo di soluzioni e processi produttivi ad alta tecnologia per l'industria ceramica. Franco Stefani manterrà la carica di presidente del Consiglio di Amministrazione di System Ceramics. Coesia è un Gruppo di 21 aziende di soluzioni industriali e di packaging, basato sull’innovazione e che opera globalmente, con sede a Bologna. Azionista unico è Isabella Seràgnoli. Il Gruppo è presente in 35 Paesi con 85 impianti di produzione in 138 unità operative e ha circa 8.000 collaboratori. System Ceramics, con sede a Fiorano Modenese, in provincia di Modena, è leader internazionale nella progettazione e realizzazione di soluzioni innovative di processo e di prodotto per l’industria ceramica e per l’elettronica. È presente in 21 Paesi con 38 unità operative e circa 1.200 collaboratori. Fanno parte di System Ceramics le aziende italiane Studio 1 e Tosilab. Leggi l'articolo completo sul sito di System Ceramics.
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L'industria ceramica torna a crescere. Savorani: “La ripresa sarà duratura”.

Nel 2021 l’industria ceramica sta realizzando un +7% nel fatturato. Tuttavia preoccupa il rincaro delle materie prime e degli imballaggi.

Dopo aver chiuso il 2020 con un calo del fatturato del 4%, nei primi tre mesi del 2021 l’industria ceramica rimbalza con un +9% (+7 anche rispetto al 2019 quando ancora non eravamo in pandemia). Si tratta di una crescita vera trainata dall’export, ma anche dal mercato interno che grazie al superbonus cresce del 19% spiega il presidente di Confindustria Ceramica in conferenza stampa. L’occupazione tiene, e non ci sono avvisaglie con la fine del blocco dei licenziamenti, anzi si guarda ai giovani con la nascita della nuova super scuola ITS dedicata alla Ceramica. Una ripresa post pandemia minata però dall’impennata dei prezzi delle materie prime, dei trasporti e degli imballaggi in un contesto, come quello italiano, reso già fragile dalle carenze infrastrutturali (a cominciare proprio dalla Bretella). Rincari del 155% per la plastica, del +68% per i pallet o del 113% dei noli marittimi. Senza contare l’aumento del gas metano. Duro l’attacco in conferenza di Savorani sull’Emission trading europeo, norma che punta a eliminare le agevolazioni per i settori che consumano più energia: “Una legga fatta da tifosi” ha detto il presidente ricordando che altri Paesi non hanno questi vincoli falsando la competizione. Tuttavia le previsioni di Confindustria Ceramica sono di una crescita costante per tutto il 2021, anche se, per recuperare la produzione persa negli ultimi anni occorrerà un salto ulteriore. Articolo di Modenaindiretta. Foto di Modenatoday.
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Easysnap Technology acquisita da Guala Pack S.p.A.

L'azienda piemontese ha acquisito le quote di maggioranza di Easysnap Technology, l'azienda di bustine monodose. Un'operazione orientata ad aumentare produttività, innovazione e sostenibilità.

Guala Pack S.p.A. annuncia l’acquisizione della quota di maggioranza di Easysnap Technology, azienda di spicco della Packaging Valley italiana, conosciuta in particolare per la tecnologia Easysnap®, un innovativo sistema di apertura facilitata delle bustine monodose. Guala Pack, azienda storica italiana nel settore del packaging flessibile, con sede ad Alessandria e stabilimenti in tutto il mondo, produce imballaggi per alimenti e farmaceutici, prodotti per la casa, cosmetici. Fornisce inoltre soluzioni complete e tecnologicamente avanzate conosciute come Gualapack System. Easysnap Technology, con sede a Modena, produce bustine monodose dotate di un sistema innovativo di apertura facilitata, adatto a prodotti liquidi o semiliquidi. Andrea Taglini resterà in carica come Amministratore Delegato per garantire la continuità di interessi e obiettivi comuni alle due aziende, già unite da tempo da un rapporto cliente-fornitore. I principali benefici dell’acquisizione riguarderanno infatti il potenziamento della produttività, una forte spinta all’innovazione e un solido impegno nella sostenibilità. Riguardo a questa operazione, Michele Guala, Presidente e CEO di Guala Pack S.p.A., dichiara: “Abbiamo realizzato questa acquisizione perché conosciamo bene questo prodotto e le sue potenzialità, ma soprattutto perché crediamo nell’accelerazione del successo di Easysnap”. Anche per Andrea Taglini le aspettative sulla nuova partnership sono molto positive: “Sono entusiasta di questa unione con Gualapack che rappresenta al tempo stesso una sfida e una grande opportunità per raggiungere importanti obiettivi commerciali in chiave sempre più green”. Articolo di ModenaToday.
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Coca-Cola HBC sceglie l'app modenese Dishcovery per supportare duemila bar e ristoranti

La partnership con la start-up modenese Dishcovery è una delle iniziative di Coca-Cola HBC a sostegno del mondo del Fuori Casa e supporterà 2.000 bar e ristoranti nella digitalizzazione dei propri menu.

Coca-Cola HBC Italia, il principale produttore e distributore di prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Italia, sceglie Dishcovery, start-up modenese specializzata in menu multilingua digitali abbinati ad un funzionale software gestionale specifico per la ristorazione, per la digitalizzazione dei menu di 2.000 bar e ristoranti clienti. L’accordo, attivo da novembre 2020, rientra nelle iniziative messe a punto dall’azienda a sostegno della ripartenza del canale Ho.re.ca. a seguito delle chiusure imposte dall’emergenza COVID-19. Attraverso questa partnership, i titolari dei punti vendita hanno massima flessibilità e facilità di gestione delle proposte e i consumatori potranno visionare i menu in totale sicurezza direttamente dai propri device. Inoltre, il software permette di gestire anche le ordinazioni per il servizio a domicilio o l’asporto. “Siamo lieti dell’accordo siglato con una realtà come Coca-Cola HBC Italia e di rientrare tra le iniziative messe a disposizione del canale Ho.Re.ca. in questo periodo di ripartenza”, dichiarano Marco Simonini e Giuliano Vita, co-fondatori e rispettivamente CMO e CEO di Dishcovery. “Grazie all’iniziativa, infatti, Coca-Cola HBC Italia dimostra ancora una volta il proprio sostegno al canale fornendo loro strumenti ad alto valore aggiunto come i menu digitali e il sistema gestionale di Dishcovery. Un grande aiuto che consentirà ai ristoratori di fare un passo avanti nella digitalizzazione, ottenendo anche un risparmio concreto sulla stampa dei menu e sulla gestione delle attività quotidiane”. “La partnership con Dishcovery ci consente di continuare a stare accanto ai nostri clienti in una fase delicata come quella delle riaperture, con soluzioni innovative e nel pieno rispetto delle misure di sicurezza” afferma Silvia Molinaro, Direttore Vendite Out of Home di Coca-Cola HBC Italia “Questa collaborazione è solo una delle varie iniziative che abbiamo messo in campo per fornire il miglior supporto possibile ad un settore strategico per l’economia nazionale. Nell’ultimo anno e mezzo, infatti, abbiamo reinvestito più di 2.5 milioni di euro in questo canale attraverso politiche commerciali, fiscali e di comunicazione dedicate” Coca-Cola HBC Italia e i 2.000 clienti coinvolti avranno accesso anche al sistema gestionale di Dishcovery, una piattaforma dalla quale è possibile gestire il menu in tempo reale. Grazie a questo strumento, infatti, è possibile modificare l’offerta food & beverage anche durante il servizio, inserire indicazioni aggiuntive, come foto, allergeni, descrizioni, menu speciali o degustazioni, varianti dei piatti, eventuali promozioni e altre informazioni. Articolo di ModenaToday.
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Report Prometeia, Modena riparte e traina la ripresa regionale
L’economia modenese riparte. Secondo le previsioni di Prometeia, nel 2021 Modena sarà la prima provincia italiana per crescita del valore aggiunto, un incremento del 6,6 % che consentirà di recuperare larga parte di quanto perso nel corso del 2020 (meno 8 %). Complessivamente l’Emilia-Romagna nel 2021 segnerà un più 5,5 % del Pil, superiore al più 4,7 % atteso per il totale nazionale. Costruzioni e manifatturiero i comparti che traineranno la ripresa dell’economia modenese, con incrementi che si attesteranno attorno al 10 %. Notizie positive anche sul versante occupazionale. Dopo la flessione del 2020 (meno 1,4 % corrispondente a circa 4 mila 500 occupati in meno) nel 2021 l’occupazione dovrebbe riprendere il percorso di crescita, più 0,3 %, per accelerare negli anni successivi con un più 1,1 % nel 2022 e un più 1,6 % nel 2023.
I dati previsionali trovano conferma nei primi dati consuntivi relativi al primo trimestre dell’anno. Nonostante un trimestre ancora fortemente condizionato dalla diffusione della pandemia e dalle conseguenti restrizioni, dalla rilevazione congiunturale condotta dalla Camera di commercio di Modena emerge una ripresa consistente e diffusa a tutti i settori. L’industria manifatturiera ha registrato un incremento della produzione del 5,7 % rispetto al primo trimestre del 2020, una crescita notevolmente superiore a quella regionale e che avvicina l’industria modenese ai livelli pre-pandemia. Solo un quinto delle imprese modenesi intervistate continua a registrare una flessione dei livelli produttivi, a indicare un cambio di direzione che interessa larga parte del tessuto produttivo. Andamento positivo anche per le imprese manifatturiere artigiane, con un più 4,4 %. Il fatto che a crescere siano anche le aziende di minori dimensioni è un dato particolarmente rilevante in quanto uno dei rischi paventati e connessi alla ripresa post-pandemia era legato ai cambiamenti nella struttura delle filiere e nei rapporti di committenza subfornitura. I dati non consentono ancora di giungere a conclusioni certe, tuttavia l’ottimo risultato conseguito anche dalle imprese artigiane sembra testimoniare la tenuta del legame che unisce le imprese di medie e grandi dimensioni del territorio con le tante piccole aziende subfornitrici.
Segnali positivi anche dal settore delle costruzioni. Sulla spinta del superbonus edilizia le imprese del comparto hanno registrato una crescita del volume d’affari del 2,5 %, ancora una volta notevolmente superiore al dato regionale. Incremento di fatturato anche per le aziende artigiane del comparto, più 0,5 %. Migliora, ma resta in soglia negativa, il dato del commercio al dettaglio. Le vendite degli esercizi commerciali modenesi sono diminuite dello 0,4 %, prolungando un trend negativo in atto già prima della pandemia. In maggior difficoltà gli esercizi che commercializzano prodotti non alimentari, tiene e cresce la grande distribuzione. Leggi l'articolo completo su VOCE.