
Blog


Modena: rallenta l’export, si riprende il tessile, in calo l’agroalimentare
Nel terzo trimestre rimonta del settore tessile-abbigliamento. Rallenta l’export ma Modena resta la nona provincia esportatrice d’Italia. In netto calo l'agroalimentare.
I dati Istat relativi al terzo trimestre 2019 evidenziano un rallentamento dell’export modenese. Nei primi nove mesi dell’anno le esportazioni della provincia di Modena avevano toccato quota 9.798 milioni, con un incremento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Modena rimane tuttavia al secondo posto in Regione per valore assoluto di export dopo Bologna, nonostante i valori di crescita siano inferiori rispetto alle altre province. Tra le province italiane rimane saldamente al nono posto dopo Treviso. Nel terzo trimestre, oltre all’andamento del mercato internazionale, influisce sulle esportazioni anche la chiusura degli stabilimenti per il periodo estivo. Pertanto tutti gli anni nel trimestre luglio-settembre si registra una riduzione dell’export rispetto al trimestre precedente. L’esame dell’andamento per settori merceologici mostra finalmente una ripresa del tessile-abbigliamento con un incremento del 18,0% . Soddisfacente anche il trend dei mezzi di trasporto che registra un +3,6% e delle macchine e apparecchi meccanici con un +1,9%. In calo gli altri settori, come la ceramica e il biomedicale, entrambi con un -0,8%, e ancor più l’agroalimentare, che in precedenza non aveva mai conosciuto crisi, arrivando a segnare un -2,4%. Per quanto riguarda le aree geografiche, la classifica dei primi dieci paesi per volume di export dalla provincia modenese, vede sempre al primo posto gli Stati Uniti, in aumento del 3,9%. Molto buono anche l’andamento del Regno Unito (+7,6%), della Svizzera (+8,6%) e del Giappone (+6,8%). Veramente notevole risulta l’exploit della Cina (+27,7%) che la porta in ottava posizione. In peggioramento i paesi vicini dell’Unione Europea, con la Francia che registra un -3,2%, l’Austria -6,1% e il Belgio -1,3%. Infine incide anche la recessione della Germania che influisce per un -0,8% sull’export provinciale.
Aziende ceramiche: firmato l'accordo per il miglioramento della qualità dell'aria
L’obiettivo dell'accordo riguarda la riduzione delle emissioni di polveri e ossidi di azoto delle aziende ceramiche del comprensorio reggiano-modenese.

SACMI celebra il suo centesimo compleanno
Fondata il 2 dicembre 1919 a Imola da nove meccanici e fabbri, oggi SACMI guida un Gruppo internazionale da 4.500 dipendenti.
SACMI, bene collettivo, pensa al futuro.
Grazie ad investimenti costanti nella ricerca e ad una profonda azione di riorganizzazione della governance, SACMI pensa al futuro. Robotica e automazione, tecnologie abilitanti, sostenibilità e nuovi materiali sono alcune delle sfide in corso. “SACMI è un’azienda cooperativa e, come tale, non è di proprietà di qualcuno, ma un bene collettivo, che deve essere lasciato migliore alle prossime generazioni. Questo significa attrezzarsi con un orizzonte temporale abbastanza lungo, che noi abbiamo fissato al 2030, su cosa vogliamo essere, sulle sfide che ci attendono e su come ci possiamo attrezzare oggi per coglierne tutte le opportunità”. SACMI ha firmato negli ultimi anni almeno 500 nuovi contratti di lavoro nel solo territorio di Imola, la gran parte per personale laureato. Ecco, di conseguenza, l’azione di sostegno costante alle scuole e alle Università. "il nostro obiettivo più importante – conclude il presidente, Paolo Mongardi – è quello di proiettare l’azienda nel secondo centenario, valorizzando le eccellenze ed i talenti del nostro territorio e condividendo le nostre esperienze con le punte più avanzate della manifattura regionale e nazionale. La nostra storia ci dimostra che l’unico vero sviluppo è quello che mette l’uomo al centro dell’attività produttiva, e crediamo che la prospettiva Industry 4.0 non faccia che rafforzare questa esigenza, per una sempre maggiore qualificazione del lavoro e l’offerta ai nostri clienti di prodotti e servizi sempre nuovi, sostenibili, di qualità”.Tra il 2014 e il 2019 SACMI ha ottenuto alcuni tra i migliori risultati di esercizio della propria storia.
Nel 2018 ha raggiunto un fatturato di oltre 1,4 miliardi di euro, mentre l’occupazione a livello globale ha superato le 4.500 unità. Forti e costanti, nel periodo, gli investimenti nella ricerca – oltre 220 milioni di euro – e nella tutela della proprietà industriale (4.500 i brevetti depositati da SACMI ed altre aziende del Gruppo nel corso della storia, in pratica un brevetto per ogni dipendente). La capogruppo, SACMI Imola, occupa ad oggi circa 1.200 persone e controlla oltre 80 società di produzione e servizio in 30 Paesi del mondo. Il marchio ed il logo SACMI sono riconosciuti in oltre 100 Paesi.
Modena: cresce l'occupazione, ma non tra i giovani
Le statistiche del secondo trimestre 2019 evidenziano un aumento dell’occupazione a Modena. Peggiora invece la disoccupazione giovanile.
E' quanto emerge dall'ultima rilevazione Istat sulle forze di lavoro elaborata dalla Camera di commercio di Modena. Il centro studi e statistica evidenzia un incremento degli occupati (+0,3%), che raggiungono quota 319 mila. Rimangono stabili le forze di lavoro (persone occupate e disoccupate) a 338 mila. Migliora il tasso di disoccupazione, che scende dal 6,5 al 5,7%. Peggiora invece la disoccupazione tra i ragazzi dai 15 ai 24 anni di età, salita dall'11,7% dell'anno precedente al 14,8% attuale. Dopo aver abbassato la disoccupazione, occorre ora aumentare stipendi e salari attraverso la contrattazione decentrata (aziendale e/o territoriale). Lo comunica Rosamaria Papaleo, componente della segreteria Cisl Emilia Centrale con delega alle politiche per il mercato del lavoro. Obiettivo di questa azione è soddisfare le esigenze delle imprese, rispondere ai bisogni dei lavoratori, e sostenere l’economia. Occorre inoltre aiutare i giovani a superare la mancanza di prospettive, i bassi salari e la precarietà lavorativa. Purtroppo però il quadro macroeconomico preoccupa, sia a causa dell'instabilità politica, sia per l'introduzione dei dazi che danneggiano l’export, punto di forza del nostro territorio. Anche se il mercato del lavoro cresce, nella nostra provincia la cassa integrazione nei primi mesi del 2019 è rimasta stabile rispetto allo stesso periodo del 2018. A ricorrere maggiormente agli ammortizzatori sociali sono soprattutto il settore ceramico e quello metalmeccanico. Questo dimostra che ci sono ancora aziende in difficoltà e non si escludono ripercussioni anche sull'occupazione. Leggi l'articolo integrale su ModenaToday.
Trascar: ricavi quadruplicati e assunzioni in crescita
Dieci anni di crescita continua per l'azienda Trascar di Villavara di Bomporto. Personalizzazione e specializzazione alla base del successo.
Trascar, azienda modenese leader nel settore dell'automazione industriale, non ha mai vissuto la crisi. Dal 2011 a oggi ha quasi quadruplicato il proprio volume d’affari e raddoppiato il numero di dipendenti. Ha inoltre acquisito quote importanti sui mercati esteri, conseguito certificazioni di qualità e ambientali, rafforzato solidità patrimoniale e finanziaria. Il fatturato 2018 si è attestato a oltre 38 milioni di euro (+16% rispetto al 2017) e si stima un ulteriore lieve incremento per il 2019.

Florim: apertura di nuovi Flagship Store nei mercati strategici mondiali
Dopo Milano, Mosca e New York, Florim annuncia l’apertura di nuovi Flagship Store nei più importanti centri del design internazionale.
Si tratta di spazi istituzionali di riferimento in mercati strategici volti a promuovere bellezza e stile made in Florim nel mondo. Dopo le aperture di Milano, Mosca e New York, il Flagship Store di Singapore sarà il prossimo spazio ad essere inaugurato il 29 novembre 2019. A questo si aggiungeranno altre aperture nel 2020. Si tratta di investimenti importanti che rientrano nella strategia del Gruppo di avvicinarsi ai grandi studi di progettazione, promuovere il prodotto ceramico Florim e l’utilizzo delle grandi lastre. I singoli Showroom sono realizzati per rispondere alle esigenze dei progettisti di tutto il mondo. Non si tratta soltanto di spazi espositivi dei prodotti, ma rappresentano soprattutto un punto di incontro con architetti ed interior designer. Florim produce da più di 50 anni superfici ceramiche per tutte le esigenze dell’edilizia, dell’architettura e dell’interior design. Guidata da Claudio Lucchese, figlio del fondatore Ing. Giovanni Lucchese, l’azienda conta oggi 1.400 dipendenti nel mondo e un fatturato di oltre 400 milioni di euro. Leggi l'articolo integrale su La Gazzetta di Modena.
Matrimonio epocale nel mondo della moda: Liu Jo acquista Blumarine
Marco Marchi, il patron di Liu Jo, ha annunciato ieri la fusione tra i due colossi della moda carpigiana.
Importante acquisizione tutta made in italy quella avvenuta a Carpi, storico polo del tessile italiano. Dopo mesi di rumors e indiscrezioni, Liu Jo ha ufficialmente acquistato il 100% di Blumarine. Lo ha reso noto Marco Marchi, fondatore nel 1995 con il fratello Vannis di Liu Jo. Il patron della nota azienda di abbigliamento nata a Carpi non ha mai nascosto il suo forte interesse verso Blumarine. Ora il suo sogno si è realizzato: acquisire «una delle maison che hanno fatto la storia della moda in Italia».Il marchio Blumarine è stato fondato nel 1977 dalla stilista Anna Molinari e dal marito Gianpaolo Tarabini e ha un fatturato sui 70 milioni di euro. Il giro d'affari di Liu Jo è arrivato invece a 435 milioni di euro ed è in rapida crescita.
Blumarine è stata acquisita da Marchi mediante la holding di recente costituzione ‘Eccellenze Italiane'. Un gruppo quindi tutto italiano fortemente voluto dall'imprenditore emiliano «in quanto siamo stanchi e frustati di essere ‘scippati’ delle nostre eccellenze specie da parte degli stranieri, con chiaro riferimento ai francesi. E per competere, oggi, è necessario avere una certa dimensione. Il che può avvenire anche mediante l’acquisizione di altre imprese che operano nello stesso settore».
Esprime soddisfazione anche la stessa Anna Molinari, direttore creativo del Gruppo Blumarine. Grazie a Marchi, infatti, Blumarine resterà in Italia e a Carpi. Leggi l'articolo integrale su Il Resto del Carlino di Modena.